Teatro Feronia

L’elegante teatro, le pareti ornate di stucchi e decorazioni dorate, custodiscono secoli di spettacoli e applausi. 

Il sipario, con la raffigurazione della ninfa Feronia, antica divinità protettrice della natura e degli schiavi liberati, si aprì lentamente. Ero seduto tra gli spettatori del passato aspettando l’inizio di qualcosa. 

Le luci si abbassarono e sul palco si materializzò la storia di una commedia vivace.  
Per un attimo mi sentì anche io parte di quel sogno.


Il Teatro Feronia rappresenta uno dei principali luoghi della cultura di San Severino Marche. L’edificio venne costruito alla fine del Settecento e inizialmente fu noto come Teatro dei Condomini, poiché nato su iniziativa e con il contributo economico di un gruppo di famiglie nobili e benestanti della città.

Assunse il nome attuale nel 1823 quando alcuni aristocratici locali decisero di intitolarlo a Feronia, antica divinità italica della fertilità, della natura e della libertà. A lei era dedicato un tempio che sorgeva un tempo nella valle del fiume Potenza, nelle vicinanze dell’antica Septempeda. La scelta del nome rifletteva quindi il desiderio di evocare le radici più profonde del territorio, con un richiamo alla sacralità e alla tradizione classica.

All’interno del teatro si possono ammirare eleganti decorazioni pittoriche, realizzate da vari artisti, tra cui spicca Filippo Bigioli, pittore settempedano attivo tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Allievo di Vincenzo Camuccini e interprete raffinato del neoclassicismo, Bigioli contribuì a dare al teatro una forte identità artistica e culturale, rendendolo uno dei gioielli architettonici e decorativi della città.

Nel corso del tempo, il Teatro Feronia ha subito diversi restauri e ammodernamenti, ma ha sempre mantenuto il suo ruolo centrale nella vita culturale cittadina. Oggi ospita stagioni teatrali, concerti, eventi culturali e manifestazioni.