Rocca di Monte Acuto

..Arrampicandomi su un sentiero impervio di montagna, sono giunto ai piedi di una rocca suggestiva. Immerso nella vegetazione, sono stato avvolto da un inebriante profumo di pini. 

Giunto ai piedi della rocca, ho ammirato un panorama che evocava l’infinito di Giacomo Leopardi: una distesa di colline, campagne e, quando il tempo lo permette, il mare e il monte Conero. 

È affascinante immaginare le vite di coloro che hanno abitato quei luoghi. Ho pensato ai cavalieri che difendevano la rocca, ai contadini che lavoravano le terre circostanti, e alle famiglie che trovavano rifugio tra quelle mura. Ogni pietra potrebbe raccontare storie di coraggio, amore, e anche di dolore.. 


La Rocca di Monte Acuto è un luogo dove storia e leggenda si intrecciano, segnando il confine tra i comuni di San Severino Marche, Montecchio (oggi Treia) e Cingoli.
Situata a circa 740 metri sul livello del mare, questa fortezza si erge maestosa su una formazione rocciosa, come un guardiano silenzioso del passato. 

L’origine di questo castello è avvolta nel mistero. Si narra che sia sorto durante il grande esodo causato dalle invasioni barbariche nel Piceno, quando le principali città romane della zona si spopolarono in cerca di rifugio nelle montagne vicine, più sicure e facilmente difendibili.
La sua fortificazione e consacrazione a castro avvenne probabilmente durante le guerre tra bizantini e longobardi, rendendo la Rocca di Monte Acuto un baluardo di difesa e controllo dell’imbocco della Valle del Rio Lacque.