Ho esplorato un luogo che racchiude secoli di storia e spiritualità.
La luce che filtra dalle vetrate colorate crea un’atmosfera quasi magica che mi ha accolto con un caldo abbraccio.
Il suono dei passi che risuonano sul pavimento di pietra, il profumo dell’incenso che aleggia nell’aria, e il silenzio solenne che avvolge tutto, creano un’esperienza unica.
È un luogo dove il tempo si ferma, permettendo a chiunque varchi la soglia, di connettersi con qualcosa di più grande e profondo.

L’edificio sorge sulla sommità del cosiddetto Monte Nero. Fondato nel 944, fu ricostruito nel XIII secolo e più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Al suo interno sono conservati i resti di San Severino, patrono della città, nato intorno al 470 a Septempeda e morto l’8 gennaio 545, circondato da popolo e clero.
Tra gli elementi di maggior pregio spicca il coro ligneo rinascimentale, iniziato dall’intagliatore locale Domenico Indivini e completato, nei primi anni del Cinquecento, dai fratelli Acciaccaferri. Alla stessa epoca risale anche il chiostrino quadrato: un elegante peristilio a due ordini di archi che collega la chiesa all’ex Palazzo Vescovile.
L’interno dell’edificio fu completamente rinnovato nel 1741.