Castello di Carpignano

Passeggiando in località Carpignano, immersi nella natura e con una vista mozzafiato sulla valle di San Severino, i miei occhi furono catturati da una magnifica torre, circondata dai resti di antichi ruderi. Le sue mura, testimoni silenziosi delle lotte per il possesso del territorio, raccontavano storie di sangue e sacrificio. 

Immaginai le battaglie e i duelli tra cavalieri, il clangore delle spade che si scontravano, e gli scudi arrugginiti che giacevano su quel suolo antico. Ogni pietra sembrava sussurrare racconti di coraggio e disperazione. 

Addentrandomi all’interno di una delle torri, notai una moltitudine di crepe, segni di un’antica calamità. Quelle crepe, come cicatrici, narravano di un passato tumultuoso, di eventi che avevano segnato profondamente quel luogo. 

In quel momento, mi sentii avvolto da un misto di tristezza e nostalgia, pensando a come un luogo che aveva visto tanto dolore potesse oggi offrire pace e silenzio a chi lo visita. 


Il Castello di Carpignano è un piccolo gioiello di architettura militare.
Parte del sistema difensivo di San Severino, è dominato dal possente cassero e dall’antico mastio, avvolto da un alto basamento poligonale.
Ancora oggi, si possono vedere le tracce degli incavi dove un tempo era alloggiata la scala mobile in legno, che permetteva di accedere alla torre. 

Questo castello non era solo una meraviglia architettonica, ma anche un simbolo di potere e contesa. La sua posizione strategica lo rendeva una minaccia per l’autonomia di San Severino, trovandosi al centro di lotte territoriali. Nel corso dei secoli, ha subito varie ricostruzioni prima di essere definitivamente integrato nel territorio settempedano. 

Il castello ha resistito al passare del tempo, ma non è rimasto indenne.
Il terremoto del 26 settembre 1997 ha lasciato il segno, danneggiando questa storica fortezza. Tuttavia, la sua imponenza e la sua storia continuano a vivere ancora oggi.